Prof. Giorgio di Lecce
Giorgio Di Lecce (Lecce, 23 Maggio 1953 – Lecce, 23 Giugno 2003) storico della danza, antropologo e ricercatore, è stato una figura di rilievo della ricerca scientifica e della riproposta musicale nel Salento. Dal 1975 al 1982 ha lavorato con il Domus De Janas Teatro (Sardegna), laboratorio internazionale diretto da Pierfranco Zappareddu, già allievo di Eugenio Barba, direttore dell’Odin Teatret di Hostelbro (Danimarca).
Nel 1982 (Aprile –Giugno) ha partecipato a un seminario tenuto da Jerzy Grotowski al Teatro Ateneo dell’Università di Roma; nel Luglio dello stesso anno si è laureato al Dams di Bologna.
Ha quindi iniziato un’intensa attività di studio e di sperimentazione sulla danza presso diversi Atenei italiani e stranieri, come i quattro anni di dottorato di ricerca sulle danze Greche svoltosi in Grecia a Ionnina e ad Atene; nel contempo, si è interessato in particolar modo della musica popolare salentina e delle ultime testimonianze della pizzica – taranta, sulle quali ha prodotto numerosi interventi e contributi scritti e orali.
Dal 1999 Docente di Storia della Danza e del Mimo presso l’Università del Salento, è stato membro del C.I.D. (Conseil International de la Danse), con sede a Parigi, e dell’AIRDanza (Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza), con sede a Roma. Ha pubblicato saggi di rilievo quali La Danza della Piccola Taranta (Roma, 1994), e curato l’edizione italiana di Il Mondo della danza nella Grecia Antica di. A. Raftis, e de La Danza Greca Antica di F. Naerebout. Contemporaneamente, ha realizzato spettacoli di riconosciuto rilievo artistico, come “Dialoghi delle Tarantole” (1992) ispirato all’omonimo testo di Vincenzo Bruno del 1602. I suoi studi hanno offerto un sostanziale contributo alla conoscenza della danzimania medievale, delle manifestazioni coreutiche associate al tarantismo e delle danze nel Salento.
La sua attività di studioso si è andata costantemente affiancando a un approccio decisamente spettacolare, che combinando filologia e libera espressività artistica ha permesso la riscoperta e la riattualizzazione dei repertori delle tarantelle e delle pizziche colte, semicolte e popolari. Studioso di fenomeni coreutici, è stato il fondatore, insieme a Imma Giannuzzi, della Compagnia di Danza Musica e Canti Tradizionali “Arakne Mediterranea”, con la quale ha partecipato a diversi festival nazionali e internazionali, nel pieno rispetto delle sonorità del passato, in un dialogo continuo con il presente.
La sua attività culturale e scientifica è stata sempre contrassegnata da forte pathos e tensione morale, e improntata al desiderio di trasmettere l’anima più profonda del Salento alle future generazioni, come pure di farla conoscere nel mondo.